Primi Calci
Bambini e bambine che anteriormente al 1° gennaio dell’anno in cui ha inizio la stagione sportiva hanno compiuto il 6° anno di età, ma che nel medesimo periodo non abbiano compiuto l’8° anno di età. Qualora fosse necessario, possono partecipare all’attività della categoria “Primi Calci” coloro che abbiano compiuto il sesto anno di età nel corso dell’anno in cui ha inizio la stagione sportiva.
Pulcini
La categoria “pulcini” è riservata ai bambini di età compresa tra gli otto e i dieci anni. Le gare si disputano tra sette giocatori su di un campo ridotto, con porte di dimensioni 4 x 2 metri e palloni identificati con il numero 4.
Esordienti
Il Campionato Esordienti di calcio è un torneo giovanile provinciale organizzato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio e riservato ai ragazzi di 11 e 12 anni di età. Si svolge su un campo di circa 90×65 m e una partita dura 60 minuti (strutturata in tre tempi da 20 minuti ciascuno).
Juniores
La categoria “juniores” è riservata ai ragazzi tra i quattordici e i sedici anni di età. I tempi di gioco sono di 35 o 40 minuti, a seconda dei campionato: provinciale, regionale o nazionale.
Perché il Calcio
“Far fare sport al bambino”, si sa, è una cosa giusta e sempre lodevole. I genitori non solo si impegnano economicamente nel suo sviluppo, ma saranno presenti a qualsiasi attività seguendo il percorso del figlio, in primis con un velato cinismo, fino a diventare i fan più scatenati. (Parliamo per esperienza diretta)
Ma perché scegliere il calcio come sport?
Abbiamo deciso di dare 11 ragioni, proprio come i giocatori in campo durante una partita, per esaltare e promuovere uno sport che richiama in noi l’antico istinti della caccia.
1
MOVIMENTO
Come molti altri sport il calcio è un’attività sportiva completa che, grazie ai diversi esercizi, adatti alla fascia di età riesce a sviluppare sia aspetti tecnici che cognitivi.
2
SALUTE
Il calcio prevede impegno costante e molto movimento. Si parte da un minimo di 3 impegni settimanali. Si gioca all’aperto anche in condizioni meteo avverse. E sia grandi che piccoli ne giovano, sviluppando un sistema immunitario forte e adatto anche a climi impervi.
3
SQUADRA
Giocare ad un sport di squadra obbliga il singolo a relazionarsi e ad eliminare un individualismo tipico nella fase fanciullesca. Stare a contatto con altri coetanei rompe possibili cinte di timidiezza e insiricurezza.
4
AMICIZIA
Il gruppo che si crea in una squadra è unico e indivisibile. Si condividono vittorie, sconfitte, si impara dall’altro e si creano legami di amicizia e si ride e si cresce insieme.
5
IMPEGNO
Calciatori non si nasce, lo si diventa con impegno e dedizione. C’è chi sarà più portato di altri, ma tutti hanno bisogno di dare il 110% per superarsi, completarsi e crescere.
6
MOTIVAZIONE
Gli allenatori chiederanno le pagelle ai propri calciatori così da premiare chi oltre ad avere un rendimento positivo in campo, dimostra un impegno costante anche nella vita scolastica.
7
RISPETTO
Un valore che si impara sul campo: rispettare sé stessi, i compagni, gli allenatori e gli avversari è una delle prime regole per una corretta armonia di squadra.
8
responsabilità
Perché non far preparare il borsone al proprio figlio? Tornati a casa dire di svuotarlo e mettere i panni da lavare, pulire le scarpe e aver cura di mantenere gli impegni dati, comunicando assenze e ritardi.
9
EMOZIONI
Il calcio regala gioia e felicità, tristezza e delusione, riuscendo a commutare una disfatta in una risata tra amici, fino ad arrivare a pianti di felicità e commozione. Tutte emozioni che aiutano a crescere sotto l’aspetto emotivo.
10
SOGNI
Perché privare un bambino del sogno di diventare calciatore? I sogni aiutano a tenere il cuore puro.
11
RICORDI
I ricordi… perché il goal che ha ribaltato il risultato, la parata su rigore, quel magnifico palo preso in una partita in cui si è dati il massimo, sono ricordi indelebili che perdurano anche da adulti.
Iscrizione
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